Google e Facebook. Pena del tribunale russo per non aver rimosso contenuti illegali
Google e Facebook. Pena del tribunale russo per non aver rimosso contenuti illegali
Il tribunale distrettuale di Mosca ha stabilito che Google ha ripetutamente trascurato di rimuovere i contenuti proibiti e ha ordinato alla società di pagare una sanzione amministrativa di circa 7,2 miliardi di rubli (circa 98,4 milioni di dollari). Anche la società madre di Facebook, Meta, è stata multata di 27 milioni di dollari per non aver rimosso i contenuti vietati dalla legge locale mentre la Russia cerca di aumentare la pressione sui giganti della tecnologia.
Google ha risposto via e-mail che avrebbe analizzato la sentenza del tribunale prima di prendere una decisione sui passaggi successivi.
sanzioni ai giganti della tecnologia
Ci sono già state multe minori in Russia quest’anno contro società tecnologiche straniere, ma la multa di venerdì è la prima volta che la multa ha rappresentato una percentuale delle vendite annuali dell’azienda in Russia, aumentando significativamente il totale. Secondo i calcoli di Reuters, questa percentuale nel caso di Google era dell’8%. Entrate.
I russi stanno aumentando la pressione sulle aziende tecnologiche come parte di una campagna che i critici descrivono come un tentativo delle autorità di rafforzare la censura sui contenuti online.
L’organizzazione di comunicazione russa Roskomnadzor ha espresso chiare accuse a Google e Meta di aver violato il divieto di trasmettere contenuti che promuovono l’ideologia estremista, offendono le credenze religiose e incoraggiano comportamenti pericolosi da parte dei minori.
L’agenzia ha affermato che Facebook e Instagram non sono riusciti a rimuovere 2.000 di tali elementi nonostante la citazione in giudizio e Google non è riuscita a rimuovere 2.600 di tali elementi.
La Russia ha chiesto l’apertura di uffici di rappresentanza sul proprio territorio
La Russia ha ordinato alle società di rimuovere i post che promuovono la tossicodipendenza e l’intrattenimento pericoloso, informazioni su armi ed esplosivi fatti in casa e contenuti su gruppi che considera estremisti o terroristi. Google, che quest’anno ha pagato più di 32 milioni di rubli di multa per violazioni dei contenuti, è ancora in contrasto con Mosca per una serie di questioni.
Mosca ha richiesto a 13 entità straniere, principalmente società tecnologiche statunitensi, tra cui Google e Meta (proprietaria di Facebook), di aprire uffici di rappresentanza in Russia entro il 1 gennaio 2022, sotto la minaccia di possibili restrizioni o di un divieto totale.
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